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Namad. L'antica arte del feltro in Iran e Asia Centrale

Il feltro (namad, in farsi) accompagna da millenni la vita dei nomadi di una vasta area geografica, che comprende il Turkmenistan, l’Iran, l’Uzbekistan, il Kazakistan, il Kirghizistan e l’Afghanistan.
Se ne trovano tracce nelle cronache di Marco Polo, ma in Occidente i feltri sono rimasti a lungo nell’ombra. È sulla scia dell’attrazione delle Avanguardie per le cosiddette arti «primitive» che il carattere arcaico e misterioso dei motivi ornamentali dei feltri ha risvegliato l’interesse di artisti e collezionisti.


 

L’accurata ricerca del MUSEC porta alla luce la complessità che caratterizza sia gli splendidi manufatti sia le culture che li hanno prodotti.
Allestita nello Spazio Cielo al terzo piano di Villa Malpensata e curata da Imogen Heitmann, l’esposizione «Namad», offre al visitatore l’occasione unica di scoprire sedici opere di grandi dimensioni, tra feltri, tessuti ricamati ed elementi di tenda tradizionale (iurta): tutte testimonianze di quanto il feltro sia stato di fondamentale importanza per la vita delle popolazioni dell’Iran e dell’Asia centrale. Le opere esposte sono state selezionate tra quelle della FSP e ad oggi quaranta dei suoi feltri appartengono ora alle collezioni permanenti del MUSEC.

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